Un’altra bella storia, dove si racconta la passione per il formaggio di una Donna speciale, che ha dedicato la sua vita alla vigna e al vino – Elisabetta Foradori. E’ arrivato il momento e la vigna ha dato la vita ai formaggi.
Viene chiamata anche “la Signora del Teroldego”, un nobile vino trentino, un vino rosso “che sa di roccia”, che lei ha saputo plasmare come un ceramista modifica il suo vaso al tornio donandone le forme volute. Lei è Elisabetta Foradori, come si definisce, “una custode della terra, la mamma del vino”.
Elisabetta, una donna, un gigante che non si è mai fermato, ha lottato e superato ogni avversità, dimostrando che quando si crede in un progetto si va fino in fondo. E lei lo ha fatto. Dall’agricoltura convenzionale a biodinamica, e poi è andata oltre. Si è avvicinata al mondo del latte e all’orticoltura, tutto secondo i dettami della natura.
Ed eccola, Elisabetta, vestita da casara nella sua malga trentina al Passo Brocon.
Questa volta, però, è l’abito che fa il monaco. Elisabetta è proprio una vera casara che alle 5 del mattino munge le sue vacche di razza Grigio Alpina e dopo si dedica alle sue creature casearie.
Al suo fianco Irene, giovanissima ma con una grandissima esperienza e le mani nel latte da tantissimi anni.
Il latte è la sua grande passione. Insieme danno la vita a formaggi incredibili che nascono in questo angolo incantato della terra, nella pace assoluta, tra le maestose cime accarezzate dalle nuvole.
Questa è la storia di Elisabetta la casara:
Nel 2007 acquistò una decina di vacche di razza Grigio Alpina, ottime per produrre un latte di grande qualità. Le vacche concimavano naturalmente le sue vigne. Il vino beneficiava del latte. Poi l’incontro con Irene, e fu l’inizio di una grande avventura. Nell’estate 2021, Elisabetta rileva malga Telgavola, vicina alla malga Cavallara gestita da Irene con la sua famiglia. Impara a mungere e a lavorare il latte, realizzando formaggi di rara bontà.
Ed ecco che un’altra donna si unisce alle due casare con un contributo profumato: lei è Marina,
una grande appassionata di erbe aromatiche, e qui viene il bello.
Creano il formaggio a “Sei mani”, un formaggio semicotto prodotto in alpeggio e lasciato maturare in anfora, ricoperto dal fieno di nome Baldo e le erbe di Marina del suo Orto Pendolo, sino a primavera inoltrata. Un vero capolavoro!
Elisabetta ha trasferito nel mondo caseario la sua grande esperienza nel mondo del vino, la sua filosofia e la sua profonda conoscenza della natura e della terra. È così che dalle mani di Elisabetta e Irene nascono i preziosi formaggi, una vera arte casearia. Vi faccio sentire i profumi solo di alcuni. Importanti inconfondibili note vegetali di erba e fieno Baldo e il sapore avvolgente caratterizzano “Alta Quota”, un formaggio semicotto dalla pasta elastica e dal colore giallo paglierino, che stagiona per 6/9 mesi.
“Ultima Luna”, formaggio semicotto a latte crudo delle vacche che pascolano a 1700 metri di altitudine, che profuma di erbe e fiori.
Poi un formaggio a crosta lavata, dalla pasta compatta e friabile dal nome “4.7”, che è il pH che raggiunge prima di iniziare il suo affinamento di più di 100 giorni.
Buonissimo lo “Strack40”, tipico formaggio stracchino fatto con latte di vacche “stracche” di ritorno dall’alpeggio estivo, affinato per 40 giorni con ripetute spugnature a base di vino Nosiola, che dona i sentori eleganti.
Un altro formaggio dal nome particolare che rispecchia la sua caratteristica: “150”. Un formaggio a pasta cotta fatto con 150 litri di latte crudo, di cui conserva tutta la dolcezza. Stagiona per almeno cinque mesi in ambiente naturale, come anche tutti gli altri formaggi.
Una vera delizia la dolce e delicata robiola di cagliata lattica, oppure la robiola “Oltralpe”, al carbone vegetale, stagionata per un mese, dalla pasta più asciutta e con le note più intense.
L’inconfondibile e maestoso “Blau Blau”, un formaggio erborinato di più di 5 kg, con la sua grande personalità e le sue caratteristiche venature blu, date dalla nobile muffa Penicillium Roqueforti.
Quanta passione ed entusiasmo trasmettono Elisabetta e Irene! Bello ed emozionante vederle sorridenti e piene di forza nel loro regno verde. È cosi che la vigna ha dato vita ai formaggi.
Azienda Agricola Foradori S.s
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