L’acqua pura della Renzola, che sgorga nei monti più alti dell’Altopiano di Asiago, il luppolo coltivato nel podere della Cattedra di Canove di Roana, così come l’orzo prodotto a Gallio e Canove di Roana.
Questi sono gli straordinari ingredienti di Setteteste, l’unica birra che dichiara l’origine dei suoi ingredienti, tutti Altopianesi DOC. Il nuovo progetto è fortemente voluto da Andrea Rigoni, imprenditore illuminato, profondamente legato al territorio di questo bellissimo Altopiano, il più grande e più affascinante d’Europa, ricco di storia e teatro di tristi conflitti bellici. Andrea Rigoni, che da tempo e con grande passione si impegna nella valorizzazione agricola dell’Altopiano, ha creato il Biodistretto chiamato Bioaltopiano.
Andrea inizia a raccontarmi un’altra bella storia italiana,
ascolto con attenzione ed impazienza, l’inizio mi piace molto. Un tempo l’Altopiano era coltivato a cereali, mais, grano, orzo, frumento. La politica però ha pensato bene a sostituire queste coltivazioni con foraggi per il bestiame da latte e da carne. Vennero sostituite le greggi di pecore in mandrie di bovini, e tutto diveniva pascolo. Alla fine degli anni ’20, in pieno regime fascista, andavano per le contrade, a bordo di camion, tecnici agrari, con il compito di istruire i contadini a nuove tecniche agricole, era come se salissero in cattedra come dei veri professori. Fu così che nel monte che domina il paese di Canove, si edificò la Cattedra, con stalle, piantagioni, vivai, il tutto sotto il controllo dei Sette Comuni che ne avevano e tutt’oggi hanno la proprietà. Con il passare degli anni si successero vari affittuari, gli ultimi però portarono questa meraviglia al degrado più assoluto.
Andrea Rigoni non poteva rimanere indifferente a questo stato di cose, così nel 2016 si prese la responsabilità di portare Cattedra ai fasti di un tempo.
Iniziò a ristrutturare gli stabili, a bonificare i terreni, coltivando fragole, lamponi, mirtilli, prodotti orticoli, secondo un rigoroso metodo biologico. Infine iniziò a coltivare il luppolo, ingrediente prezioso per produrre la birra. Ed è così che nasce questa straordinaria ed unica birra.
Ma perché il nome Setteteste?
Un tempo in piazza Carli, tra le principali piazze di Asiago, esisteva un arco che univa il Duomo con il Palazzo Comunale. In questo arco venivano raffigurate le Sette Teste pensanti rappresentanti ogni comune dell’Altopiano. Oggi quell’arco non c’è più, ed è per questo che Andrea Rigoni ha deciso di chiamare la sua birra Setteteste, in ricordo di un passato ancora vivo. Questa birra è l’espressione di un territorio coperto da boschi e prati lussureggianti, che profuma di erba tagliata, di essenze floreali ed erbe di sottobosco. Il suo colore ambrato ti colpisce, e la sua dolcezza ti appaga. Con i formaggi non troppo stagionati si sposa in un modo unico. Complimenti a questo imprenditore, che ce la mette tutta per proteggere e valorizzare il suo territorio!
Rigoni di Asiago S.r.l.
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